Le funzioni trigonometriche o funzioni goniometriche o funzioni circolari sono funzioni di un angolo; esse sono importanti nello
studio dei triangoli e nella modellizzazione dei fenomeni periodici.
Sono spesso definite come rapporti fra i lati di un triangolo rettangolo e, equivalentemente, possono essere
definite come le lunghezze di diversi segmenti costruiti a partire dalla circonferenza goniometrica (circonferenza di centro (0;0) e raggio 1).
Lo studio delle funzioni trigonometriche risale ai tempi dei babilonesi, e una quantità considerevole del lavoro fondamentale fu svolto
dai matematici greci, indiani e persiani.
Radianti
Gradi
Cos(x)
Sen(x)
Tang(x)
Cotang(x)
Sec(x)
Cosec(x)
Funzione coseno
Dato un triangolo rettangolo, il coseno di uno dei due angoli acuti adiacenti all'ipotenusa è definito
come il rapporto tra la lunghezza del cateto adiacente all'angolo e la lunghezza dell'ipotenusa.
Data la circonferenza goniometrica, il coseno di un angolo è l'ascissa del punto P individuato dall'angolo sulla circonferenza.
Dopo un giro completo della circonferenza, il coseno assume sempre gli stessi valori, per questo diremo che
è periodico di periodo 2π (360°)
La funzione coseno è pari, quindi simmetrica rispetto all'asse delle ordinate
Funzione Seno
Dato un triangolo rettangolo, il seno di uno dei due angoli acuti adiacenti all'ipotenusa è definito
come il rapporto tra la lunghezza del cateto opposto all'angolo e la lunghezza dell'ipotenusa.
Data la circonferenza goniometrica, il seno di un angolo è l'ordinata del punto P individuato dall'angolo sulla circonferenza.
Dopo un giro completo della circonferenza, il seno assume sempre gli stessi valori, per questo diremo che
è periodico di periodo 2π (360°)
La funzione seno è dipari, quindi simmetrica rispetto all'origine del piano cartesiano.
Funzione Tangente
Dato un triangolo rettangolo, la tangente di uno dei due angoli acuti adiacenti all'ipotenusa è definito
come il rapporto tra la lunghezza del cateto adiacente all'angolo e la lunghezza del cateto opposto all'angolo.
Data la circonferenza goniometrica, la tangente di un angolo è l'ordinata del punto K individuato dall'angolo sulla tangente alla
circonferenza nel punto A(1;0).
Dopo mezzo giro della circonferenza, la tangente assume sempre gli stessi valori, per questo diremo che
è periodica di periodo π (180°)
La funzione tangente è dipari, quindi simmetrica rispetto all'origine degli assi cartesiani.
Funzione Cotangente
Dato un triangolo rettangolo, la cotangente di uno dei due angoli acuti adiacenti all'ipotenusa è definito
come il rapporto tra la lunghezza del cateto opposto all'angolo e la lunghezza del cateto adiacente all'angolo.
Data la circonferenza goniometrica, la cotangente di un angolo è l'ascissa del punto K individuato dall'angolo sulla tangente alla
circonferenza nel punto B(0;1).
Dopo mezzo giro della circonferenza, la cotangente assume sempre gli stessi valori, per questo diremo che
è periodica di periodo π (180°)
La funzione cotangente è dipari, quindi simmetrica rispetto all'origine degli assi cartesiani.
Funzione Secante
Dato un triangolo rettangolo, la secante di uno dei due angoli acuti adiacenti all'ipotenusa è definito
come il rapporto tra la lunghezza dell'ipotenusa e la lunghezza del cateto adiacente all'angolo.
Data la circonferenza goniometrica, la secante di un angolo è il reciproco del coseno dell'angolo considerato.
Dopo un giro completo della circonferenza, la secante assume sempre gli stessi valori, per questo diremo che
è periodica di periodo 2π (180°)
La funzione secante è pari, quindi simmetrica rispetto all'asse delle ordinate.
Funzione Cosecante
Dato un triangolo rettangolo, la cosecante di uno dei due angoli acuti adiacenti all'ipotenusa è definito
come il rapporto tra la lunghezza dell'ipotenusa e la lunghezza del cateto opposto all'angolo.
Data la circonferenza goniometrica, la cosecante di un angolo è il reciproco del seno dell'angolo considerato..
Dopo un giro completo della circonferenza, la cosecante assume sempre gli stessi valori, per questo diremo che
è periodica di periodo 2π (180°)
La funzione cosecante è dispari, quindi simmetrica rispetto all'origine degli assi cartesiani.